Partenza per la visita guidata di Villa Pisani
Villa Pisani Cunizza, Marchesa d’Este, il Cardinale Francesco Pisani, la Contessa Evelina van Millingen sono i protagonisti della storia di Villa Pisani, da antica corte medioevale a sontuoso palazzo rinascimentale, fino al raffinato salotto culturale ottocentesco.
Una storia importante che, nata intorno all’anno 1000, conosce il massimo splendore nel corso del 1800, quando ha inizio “la bella favola” di Evelina. Un miracolo di cultura e di amore per la natura, tenacemente voluto e realizzato, ed ora restaurato e difeso dall’attuale proprietaria.La villa fu eretta nella prima metà del’500 su committenza del Cardinale Francesco Pisani, patrizio veneziano, Vescovo di Padova, quale sede amministrativa delle proprietà fondiarie acquisite dalla famiglia nel 1478 nella Bassa Padovana.
In seguito allo spostamento degli interessi economico-finanziari della famiglia in terraferma, il nobile Patrizio veneziano commissionò ad Andrea Palladio e ai maggiori architetti e pittori del tempo, la costruzione e la decorazione di numerose ville e palazzi nella zona, tra cui il Palazzo di Montagnana e di Monselice.
Pranzo libero, nel pomeriggio proseguimento per Marostica, incontro con la guida e visita della città. Al termine trasferimento in hotel a Vicenza, cena e pernottamento.
Marostica è una graziosa città murata in provincia di Vicenza. Ci sono tre buoni motivi per visitarla: l’emozione di uno spettacolo unico, la suggestione di un affascinante castello medioevale, la bontà irresistibile delle ciliegie. Lo spettacolo impossibile da vedere altrove è la partita a scacchi con personaggi viventi che viene messa in scena ogni due anni per commemorare una vera partita giocatasi nel Quattrocento. Oggi come allora le pedine sono persone in carne ed ossa che si muovono seguendo i comandi di due cavalieri innamorati della stessa fanciulla (personaggi reali nel Medioevo, attori ai giorni nostri); la scacchiera è l’elegante pavimento in marmo di una delle piazze più belle d’Italia. La partita a scacchi di Marostica è una delle rievocazioni storiche più famose e spettacolari d’Italia, imperdibile per chiunque ami gli sfarzi delle nobili corti. A questa grandiosa manifestazione partecipano centinaia di attori e figuranti che interpretano con serietà e passione dame e cavalieri, cerimonieri, giullari, araldi e altri personaggi tipici delle saghe medievali. Il Castello di Marostica è l’edificio simbolo di Marostica e comprende due edifici uniti da una cinta muraria lunga 1800 metri. Nei giorni della partita è un po’ lo sfondo e un po’ il testimone numero uno della fastosa messinscena. Quando la disputa si è conclusa come da copione, il castello torna ad essere l’attrazione di punta della città.
Dopo colazione partenza per Soave, incontro con la guida e visita del Castello.
Il Castello di Soave è una fortificazione scaligera dell’omonimo paese del veronese, di cui oggi è diventato il simbolo. Da ormai più di otto secoli, si erge maestoso sulla collina di Tenda, dominando tutta la piana sottostante, dal borgo di Soave fino alle propaggini del Lago di Garda.
Le origini di questa fortificazione risalgono con molta probabilità al X secolo, periodo contrassegnato dalle invasioni degli Ungheri. La sua fondazione è storicamente attribuita alla famiglia dei conti Sambonifacio, legittimi proprietari fino ai primi anni del duecento. Nel 1226, infatti, Ezzelino IIIa Romano diviene podestà di Soave e il castello viene ceduto alla famiglia dei conti Greppi nel 1237. Da questo momento in poi la storia del castello diventa piuttosto travagliata.
Nel 1270 viene ceduto al comune di Verona e con l’ascesa dei Della Scala, nel 1271 tutto il borgo di Soave passa al controllo di Mastino I Della Scala. La fortezza scaligera diventa in questi anni teatro di terribili battaglie. Nel 1338 le truppe fiorentine alleate dei Veneziani e guidate da Rolando de’Rossi riescono a impossessarsi della rocca per brevissimo tempo, per poi essere sconfitti nuovamente dai Dalla Scala. Tra il 1369 e il 1374, sotto il dominio degli Scaligeri, la fortezza viene restaurata e rafforzata con la costruzione di una grande cinta muraria che circonda tutto l’abitato di Soave. Dal XV secolo il castello passa sotto il controllo prima dei Visconti di Milano e poi della Repubblica di Venezia.
A partire dal cinquecento la lotta per la fortezza diviene sempre più dura. Le truppe imperiali guidate dall’imperatore Massimiliano I d’Asburgo conquistano il possesso del castello dando il via ad una lunga serie di scontri con la popolazione locale, che, grazie ad un’insurrezione generale, riesce a riconsegnare la fortezza nelle mani dei Veneziani. Il 3 agosto del 1511 le truppe imperiali organizzano però un nuovo assalto dalle conseguenze drammatiche: Soave viene data alle fiamme e 336 soavesi vengono barbaramente uccisi. La fine di questi terribili scontri arriva solamente grazie al ritorno dei Veneziani, che danno il via a un lungo periodo di pace e serenità. Negli anni il castello viene persino abbandonato e trasformato in una fattoria. Nel 1669 passa nelle mani della famiglia Gritti fino al 1830, anno in cui la fortezza viene acquistata dall’avvocato Antonio Cristani, bisnonno dell’attuale proprietaria.
Oggi il castello di Soave è un monumento patrimonio dell’intera comunità locale e non solo. La proprietaria continua a portare avanti con dedizione l’opera di cura e valorizzazione della struttura intrapresa dal bisnonno e dal nonno. Il castello di Soave è orgogliosamente simbolo dell’omonima cittadina, considerata una dei borghi più belli d’Italia. È anche possibile visitarlo durante i giorni di apertura e poter così ammirare una delle migliori testimonianze medioevali dell’intero territorio veneto. L’assetto attuale si caratterizza per una maestosa cerchia muraria che racchiude al suo interno ben tre cortili e il mastio centrale.
Oltre all’incredibile struttura architettonica, il castello racchiude anche numerose opere d’arte come il magnifico affresco della vergine della misericordia che con il suo mantello avvolge e protegge tutti gli abitanti di Soave. Nel mastio, dove trova ubicazione anche la casa del capitano, è invece presente una ricca collezione di armi e armature d’epoca e da qui si accede poi alla bellissima “Caminata”, la grande sala in cui si trovano il grande camino e il salone dei ricevimenti del castello. Secondo alcune testimonianze storiche, presso il castello di Soave soggiornò anche il “sommo poeta” Dante Alighieri, ospite di Cangrande della Scala. Proprio in questa occasione sarebbe stato coniato il nome della cittadina “Soave”: Dante avrebbe infatti così definito il vino offertogli dai Dalla Scala. È un fatto piuttosto curioso e verosimile, secondo tanti però è più probabile che il termine derivi da una storpiatura del nome delle tribù Sveve che si insediarono sul territorio ai tempi di re Alboino.
Pranzo libero, nel primissimo pomeriggio trasferimento a Verona, incontro con la guida e visita della città di Romeo e Giulietta. Al termine partenza per il rientro e fine dei servizi.
Il centro storico di Verona è senza dubbio un luogo ricco di luoghi caratteristici che vale la pena visitare ogni momento dell’anno. Il punto di partenza ideale non può che essere la centralissima Piazza Bra. Qui è possibile ammirare le antiche mura dell’Arena di Verona, sede ogni anno di uno dei più famosi festival lirici d’Europa, e i Portoni della Bra.
Gli altri tanti monumenti della città possono essere raggiunti con una piacevole passeggiata costeggiando il vicino fiume Adige che vi farà rimanere a bocca aperta ad ogni passo. Magari partendo proprio da Corso Porta Nuova per una passeggiata, la via dello Shopping di Verona, vi porterà alla scoperta di Piazza Erbe. Castelvecchio, per esempio, il più imponente monumento della città o il Teatro Romano di Verona, in cui ancora oggi si svolgono rappresentazioni teatrali durante la bella stagione, si trovano entrambi a poche decine di minuti a piedi dall’Arena. Una visita a Verona non può comunque dirsi completa senza aver dato un’occhiata alla casa di Giulietta e al suo celebre balcone, reso famoso in tutto il mondo per la tragica storia d’amore di Romeo e Giulietta.
Quote per persona, a partire da:
Partenza | Doppia |
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Dal 1 Gennaio 2025 al 31 Dicembre 2025 | su richiesta |
Note
La quotazione di questo itinerario varia in funzione del numero di partecipanti e del periodo di viaggio richiesto.
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